Bruno Beltrão con il suo ultimo lavoro New Creation, torna a Romaeuropa Festival 

Tra gli artisti più rilevanti della scena coreografica internazionale, il coreografo brasiliano Bruno Beltrão torna a Romaeuropa Festival per presentare in prima nazionale, dal 17 al 19 novembre all’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone” il suo ultimo lavoro New Creation.

Acclamato internazionalmente come il William Forsythe dell’Hip Hop, Beltrão ha conquistato critica e pubblico con la sua inedita fusione tra il vocabolario della danza contemporanea e quello dell’Urban Dance. Le sue coreografie sono una vera e propria sfida ai canoni dell’Hip Hop e all’immaginario legato a questa pratica: danze urbane e politiche caratterizzate da una veemenza fisica e da una profonda comprensione della musica e dello spazio. Un processo di astrazione e di riscrittura capace di generare un linguaggio inedito e personale che il pubblico del REF nel 2019 ha già potuto apprezzare in INOAH, sua precedente creazione.

New Creation vede in scena 8 danzatori e 2 danzatrici di Grupo de Rua, la sua compagnia, fondata a Niteròi, all’estremità sud-orientale di Rio de Janeiro, nel 1996, quando il coreografo era ancora adolescente. Sono loro ad abitare uno spazio astratto in cui la scrittura coreografica procede per immagini fulminee, movimenti fisici veementi, a tratti violenti, caratterizzati da una profonda comprensione del suono e dello spazio. Un ambiente in cui lo sguardo dello spettatore è invitato a navigare – accompagnato dal suono curato da Lucas Marcier/ARPX e Jonathan Uliel Saldanha e dai tagli di luce di Renato Machado – e nel quale si stagliano i corpi dei dieci performer con il loro “sobrio virtuosismo” e la loro capacità di innervare nelle evoluzioni più sorprendenti della street dance il peso, ma anche la leggerezza e la dolcezza di un mondo in conflitto.

Pur privando la sua nuova creazione di un vero e proprio titolo – quasi a non voler suggerire una specifica interpretazione delle immagini costruite in scena – Beltrão continua a fare della sua danza astratta, minimale eppure frenetica e carnale, una forma di resistenza, un atto consapevolmente politico, una testimonianza delle condizioni di un paese e di una società come quella brasiliana, divisa dalla destra estrema. «Come rimanere in movimento quando la situazione sociale e politica di un paese sembra paralizzare tutto come una nebbia velenosa; quando la persecuzione e l’odio sembrano dividere e soffocare la libertà e la solidarietà, l’uguaglianza e la democrazia?» si interroga il coreografo.

La sua risposta non è un manifesto politico ma l’articolazione di un discorso coreografico capace di diventare metafora della società, la creazione di un vocabolario costruito da differenti pratiche fisiche per generare immagini nitidissime capaci di imprimersi con forza nella nostra mente.

 

Bio

Nato nel 1980 a Niterói, un sobborgo di Rio de Janeiro, il brasiliano Bruno Beltrão usa stili di danza urbana nel contesto della danza contemporanea concettuale combinando svariate influenze, tra cui l’Hip Hop, per dare vita a paesaggi coreografici astratti.

Alle danze urbane, in fondo, si appassiona sin dall’età di 10 anni, ben prima di fondare con l’amico Rodrigo Bernardi, nel 1996, ancora adolescente, la sua compagnia Grupo de Rua. Nel 2001 il duetto From Popping to Pop, debutto ufficiale di Beltrão sulla scena della danza contemporanea, ha segnato una svolta nella sua carriera, portando l’Hip Hop e le pratiche urbane fuori dai loro naturali contesti. Lo stesso anno, l’uscita di Rodrigo Bernardi dalla compagnia, porta il giovane coreografo ad assumerne interamente la direzione. Da allora Beltrao ha coreografato Too Legit to Quit (2002), Telesquat (2003), H2 (2005) e H3 (2008) e Inoah (2018), la pièce con la quale approda per la prima volta al REf.

Crediti

Direttore Artistico Bruno Beltrão
Assistente alla direzione Gilson Cruz
Con  Wallyson Amorim, Camila Dias, Renann Fontoura, Eduardo Hermanson, Alci Junior, Silvia Kamyla, Ronielson Araújo ’Kapu’, Leonardo Laureano, Antonio Carlos Silva, Leandro Rodrigues.
Luci Renato Machado
Costumi Marcelo Somme
Musica Lucas Marcier / ARPX
Elettricista Sineir
Set Design Anderson Dias 

Foto © Wonge-Bergmann

Production Grupo de Rua
In collaborazione con Something Great
Coprodotto da Künstlerhaus Mousonturm, Festival d’Automne à Paris & Centquatre, Kunstenfestivaldesarts, Wiener Festwochen, SPRING Performing Arts Festival, Sadler Wells, Kampnagel, Onassis STEGI, Culturgest, Teatro Municipal do Porto, Romaeuropa Festival, Charleroi Danse, Le Maillon – Théâtre de Strasbourg, Cité Musicale-Metz
Distribuzione Something Great
Commissionato dae Künstlerhaus Mousonturm  nell’ambito di Alliance of International Production Houses in Germany
Con il sostegno di Goethe Institut

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