Lolotta: quanta vita dietro parole sciocche

Nuovo singolo per la giovane cantautrice siciliana Lolotta. Incontriamo da vicino lei che nella vita si chiama Martina Maria Carlotta Galante e facciamolo girare questo nuovo singolo frizzante, pop dal gusto main stream, ricco di quella semplicità che sta alla base dell’amore adolescenziale. “Sciocche Parole” sembra davvero una bandiera del tempo appena trascorso e che mai dovrebbe smettere di accadere…

Nonostante la tua giovane età, sei nel mondo della musica da molto tempo… cosa consiglieresti a una tua coetanea che vorrebbe iniziare un percorso artistico come il tuo? Quanto è importante avere uno staff che ti aiuti nel progetto?
Il mio consiglio, innanzitutto, è quello di seguire sempre sé stessi e la propria intenzione espressiva. Quindi, suggerirei di essere sinceri e fedeli alla propria musica, senza lasciarsi influenzare dalle mode del momento. Certamente, consiglierei che è fondamentale avere uno staff di figure competenti, quali vocal coach, producer, arranger, pronti a supportarti sia nel percorso artistico, che nella crescita interiore. Quello musicale, come anche altri ambiti lavorativi, è un mondo pieno di insidie e il rischio di prendere delle fregature è sempre dietro l’angolo, quindi, per la formazione e lo studio ci si deve affidare a persone serie, competenti e oneste. Infine, ad un artista emergente della mia età direi di metterci tanto cuore, perché farà la differenza e definirà il vero artista che probabilmente durerà in eterno.

Se potessi scegliere… a quale artista italiano o internazionale apriresti un concerto?
Se potessi scegliere mi piacerebbe aprire il concerto della mia cantante preferita in assoluto, ossia Laura Pausini. Sarebbe realizzare un sogno incredibile! La seguo praticamente da sempre, fin da quando avevo 8 anni. In giro per l’Italia nei suoi tour, nei palazzetti e negli stadi. Conoscerla già per me sarebbe top, figuriamoci aprire uno dei suoi concerti… Raggiungerei l’apice della felicità e potrei anche svenire, ma ne varrebbe la pena!

Il tuo singolo “Sciocche parole”, che è in promozione nazionale, si veste di un pop raffinato e ben curato, lontano dalle mode (per fortuna) e calca quindi un genere che in Italia ha fatto storia. Cambieresti per scalare le classifiche o rimarresti sempre te stessa seguendo con sacrificio e passione la tua strada?
La musica pop è quella che più amo e seguire le mode non è certamente il mio obiettivo. Al momento il mio percorso discografico riflette questa scelta. Ciò non significa non voler uscire dalla propria comfort zone, ma costruire il proprio stile musicale. In futuro, ho già in programma di sperimentare anche la musica blues, altro genere a me caro, non per stare al passo con le mode, ma per ampliare il mio bagaglio artistico. Per scalare le classifiche serve ben altro… Al pubblico deve arrivare la veridicità dell’artista, il suo cuore, i suoi sentimenti, la sua anima, perché solo così si può trasmettere quel messaggio nel quale ogni ascoltatore può immedesimarsi con il proprio vissuto personale.

C’è un motivo particolare o significato dietro il nome d’arte “Lolotta”?
Il mio nome all’anagrafe è Martina Maria Carlotta Galante. Nel corso della mia vita, avendo tre nomi senza virgola, mi hanno affibbiato vari soprannomi, soprattutto dai miei professori del liceo. Alcuni soprannomi me li hanno dati unendo due dei miei nomi, altri, invece, abbreviando semplicemente i miei nomi. Lolotta è un affettuoso soprannome che la mamma, di una mia carissima amica, mi diede, alcuni anni fa, anagrammando in parte il nome Carlotta. Mi piacque molto fin da subito e, quindi, quando ho pensato al mio nome d’arte non ho avuto esitazioni a sceglierlo, sia perché mi piace l’onomatopea sia perché mi lega ad una persona a me molto cara.

Ormai il mondo della musica è governato dai social, ma i live rimangono comunque un fattore fondamentale nel percorso di un artista. Hai delle date in programma? Qualche anticipazione?
Sono all’inizio della mia carriera artistica e, quindi, l’obiettivo primario, in questo momento, è farmi conoscere da una vasta platea, costruendo una community fidelizzata, e i canali social sono il mezzo più immediato per raggiungere quante più persone possibile, mentre a livello locale, soprattutto nella mia città, sto lavorando per portare la mia musica in giro per strade, piazze e locali. Per adesso, non ho programmato i live, anche perché devo ultimare la lavorazione di altri inediti e l’arrangiamento e l’interpretazione di alcune cover, che faranno parte del mio primo EP, in uscita entro l’anno che è appena iniziato. Farò anche dei videoclip. Auspico, nel mio futuro, una volta raggiunta la visibilità necessaria, poter incontrare i miei fans organizzando dei firmacopie, che reputo uno dei modi più diretti per entrare nei cuori della gente. Quindi, per i live il mio pubblico dovrà pazientare ancora un po’. Voglio procedere per step e rimanere coi piedi per terra, senza mai perdere di vista il mio obiettivo: vivere di, e per, la musica!

 

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