Namida: intervista alla cantautrice punk rock
Cristalli è un brano che racconta una storia vera vissuta non solo da Namida ma da molti. Parla della paura di innamorarsi e di lasciarsi andare davanti ai sentimenti soprattutto quando sono talmente forti da spaccarti le ossa. Namida lo racconta su una musica potente, che fa ballare per far immergere gli ascoltatori nel Setting in cui ha dovuto fare i conti con la realtà: dall’amore non puoi scappare, devi solo lasciarti trasportare.
Come sei arrivata alla musica? Hai mai avuto paura di non essere all’altezza?
Ho sempre amato la musica, in tutte le sue sfumature ma, ho iniziato soltanto a 18 anni a pensare di poter fare della musica mia in modo serio.
Ricordo però che da piccola stavo incollata alla tv a guardare affascinata tutte le pop/rock star che passavo su MTV e pensavo “voglio essere come loro”.
Spesso mi succede di non sentirmi all’altezza, ma ci sta! La paura mi da la spinta a fare di più.
Quale è stata la tua musica di riferimento?
Tutta la scena pop punk anni 2000 ( Blink 182, Green Day, Avril Lavigne…) ma soprattutto i Nirvana.
Hai uno strumento musicale al quale sei particolarmente legata?
La chitarra. È sempre stato il mio strumento preferito, tutti i miei artisti preferiti la suonano/ suonavano.
Recentemente è uscito il tuo nuovo singolo. Ci racconti com’è nato?
È nato in studio a Milano con Gianmarco Grande, avevo una parte di testo sulle note del telefono e ci abbiamo costruito sopra la melodia.
Avevo voglia di parlare della paura di aprirsi all’altro da parecchio tempo e finalmente con Cristalli ci sono riuscita.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Sicuramente fare live, per me fondamentali e finire il mio primo disco in modo da chiudere un cerchio e focalizzarmi subito sulle nuove idee
