Anna Jencek: cantando le liriche di Saffo

Torniamo indietro nel tempo, la Grecia e Saffo con le sue liriche che ormai hanno seminato un immaginario indelebile anche nelle ormai abitudini digitali di questo futuro. Torniamo a Salvatore Quasimodo che ne ha fatto traduzione che oggi sono il centro della nuova opera di Anna Jencek in questo disco dal titolo “Saffosonie – Cantando liriche di Saffo”. Torniamo tra le righe di un recital proprio dedicato alla poetessa di Lesbo dal titolo “Operaio di Sogni” e portato in scena dal figlio Alessandro. Ricamiamo tutto questo anche dentro un suono ancestrale, fantasioso e favolistica ben cucito nelle soluzioni dirette e scritte in collaborazione anche con Flavio Minardo e con le orchestrazioni a cura di Dario Toffolon. Mantechiamo tutto con la delicatissima voce della Jencek che ancora oggi porta in scena una potenza espressiva che non ha pari. Un disco immersivo fatto di visioni che esulano dalla quotidiana dimensione delle nostre abitudini. Poesia e musica trovano pace assieme… perché la pace è il vero centro del tutto.

«Il valore della poesia di Salvatore Quasimodo è inciso nella pietra eterna della storia dell’uomo, non ha bisogno delle mie azioni piccole. Però, la frequentazione con Alessandro mi ha permesso di incontrare, apprezzare e brevemente frequentare anche sua madre Maria Cumani. Proprio lei, attrice apprezzata, è stata meravigliosa danzatrice secondo il metodo Rosalia Chladek, proprio quello che anch’io avevo studiato e praticato e che segna il cammino su cui danza moderna, e poi contemporanea, mossero i primi passi». Anna Jencek

 

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