“Forever Vecchio” il primo album di Giovanni Santese
“Forever Vecchio” è il primo album di Giovanni Santese ed è un canto di consapevolezza e accettazione, è uno sguardo al dentro e al fuori, senza pretese di giudizio, e con un filo conduttore unico: la gioia di essere quello che si è, nonostante lividi e difetti, disillusioni o paure.
Il disco è stato prodotto da Taketo Gohara e gli arrangiamenti sono stati curati da Giovanni Santese e Mirko Maria Matera. È stato registrato presso il Wunder Kammer studio di Alessandro “Asso” Stefana e suonato dagli stessi Alessandro Stefana (basso e chitarre), Mirko Maria Matera (piano e synth), Giovanni Santese (chitarra acustica, voce e cori) e Niccolò Fornabaio alla batteria.
Come sei arrivato alla musica? Hai mai avuto paura di non essere all’altezza?
La musica è arrivata da sola nella mia vita, così come le canzoni. A un certo punto mi sono trovato a saper suonare la chitarra e ad avere sempre qualcosa da scrivere. Si certo, i momenti di frustrazione possono anche starci, ma il bisogno di tirare fuori parole e canzoni è sempre più forte di tutto.
Quale è stata la tua musica di riferimento?
Musica italiana innanzitutto, i cantautori italiani, quasi tutti.
Hai uno strumento musicale al quale sei particolarmente legato?
Io suono la chitarra ed è il mio strumento da sempre. Anche se amo il suono e le possibilità che offre il piano e mi sono messo in testa di imparare a suonarlo una volta per tutte.
Recentemente è uscito il tuo nuovo disco. Ci racconti com’è nato?
Il disco è frutto di un lungo lavoro di scambio con Taketo Gohara, il produttore artistico. È un distillato delle tantissime canzoni degli ultimi anni. È un lavoro alla ricerca dell’essenza e dell’autenticità.
Quali sono i tuoi progetti futuri?
Tanti concerti e poi nuovi dischi.