Letizia Dei Coro Gospel

Letizia Dei e il suo coro gospel

Letizia Dei, cantante poliedrica e talentuosa ha all’attivo molti splendidi album come l’ultimo Forever Changed e alla sua attività di cantante affianca anche quella di direttrice di coro. La incontriamo per scoprire qualcosa in più su questa affascinante realtà.

 Quando hai cominciato la tua attività come direttrice di coro?

La mia attività come direttrice di coro nasce quasi per caso una quindicina di anni fa. Prima, io stessa sono stata una corista, nel coro gospel della chiesa americana di Firenze. Quella è stata una esperienza che mi ha cambiato la vita! Una folgorazione che ha aperto la porta sul mondo della musica corale e gospel in particolare. Dopo qualche anno mi è stato chiesto di dirigere un coro per la scuola dove tutt’ora insegno, L’Athenaeum Musicale di Firenze. Ero scettica all’inizio ma mi sono buttata… e da lì non mi sono più fermata.

Cosa provi quando sei di fronte al tuo coro?

Durante il concerto le emozioni sono varie. Di solito non ho molto spazio per emozionarmi prima del concerto: ho spesso qualcosa da organizzare o risolvere. Quando parte poi il “viaggio” della performance possono succedere tante cose diverse che nel mentre vanno gestite. Quindi ho sempre questa sensazione fluttuante fra il controllo assoluto e il lasciarmi andare, perché, si, succede che in alcuni momenti sembra di volare tanto il momento lo si sente perfetto..

Quali sono gli elementi della direzione che ti interessano di più?

All’inizio era un modo per interessarmi ancora di più alla voce. Sono appassionata del suono delle voci e quando ho iniziato a dirigere l’ho fatto da cantante più che da direttrice di coro. Adesso la mia visione è un po’ cambiata: continuando a studiare lo stile musicale di cui mi occupo più nello specifico -la musica gospel- mi piace mettere insieme i vari aspetti musicali per essere il più possibile aderente al genere. Ho sicuramente anche interesse ad insegnare quello che conosco e a trasferire in modo efficace le informazioni di modo che si abbia tutti la stessa visione. E qui si inserisce anche l’aspetto umano, quello dello stare insieme per costruire un contesto prolifico, visto che mi occupo prevalentemente di dirigere degli amatori, non dei professionisti.

Il coro è per tutti? Chi può essere un tuo corista?

Se si cerca su google la parola coro vengono fuori molti risultati che parlano dei benefici del cantare in coro. Tanti si approcciano così all’idea di cantare insieme. Ed effettivamente il contesto che si crea è proprio benefico: le vibrazioni delle voci e del corpo che canta, la soddisfazione del farlo e del riuscirci insieme.. cantare in coro insegna tanto! Perché si condividono gli oneri e gli onori. E questo lo possono fare tutti. Non va dimenticata però la parte musicale.. e per questa un minimo di attitudine è necessaria, quantomeno una disponibilità a mettersi in discussione, all’ascolto e al calarsi nel mondo culturale che quella musica magari rappresenta. Io per esempio insegno musica gospel ai miei cori: non posso quindi prescindere dal contesto culturale in cui è prodotta e dagli elementi musicali caratterizzanti che il coro deve assimilare per riprodurla. Se vi riconoscete in queste caratteristiche potete essere miei coristi!!!

Perché hai scelto il gospel?

Quando parlo di questa scelta dico sempre che non è stata una scelta, ma una vera e propria, per dirla alla toscana, tegolata in testa. Ricordo come fosse oggi la prima lezione di coro gospel che ho ricevuto ormai tanti anni fa, probabilmente avevo proprio bisogno di quello in quel momento della mia vita. La musica gospel è stata una chiave di accesso alla mia interiorità e a una buona parte della mia identità artistica. Quando poi ho deciso di fare del canto la mia professione avevo accantonato queta esperienza per dare spazio alla musica lirica e per qualche anno ho smesso di occuparmi di gospel. Poi mi è stato proposto di costituire il coro della scuola dove insegno, ed io volevo “fare” un coro lirico. Ma sono stata spinta verso un altro tipo di repertorio dalla richiesta dei coristi. A volte le “cose” succedono, e menomale! Guardando indietro non potevo augurarmi di meglio.

Attività di coro e beneficenza per te vanno di pari passo, come è nato questo binomio nel tuo caso

Con il primo coro che ho diretto il Light Gospel Choir, ci siamo legati a molte delle associazioni della città di Firenze per collaborare e aiutarle nella loro raccolta fondi. Così abbiamo creato eventi e, in alcuni casi, dei veri e propri format di spettacoli collaudati che si reiterano ogni anno nel periodo natalizio. Il messaggio del Gospel si presta all’empatia necessaria per sviluppare relazioni e contesti con e per il pubblico in cui è più facile avvicinarsi e “chiedere una mano”.

 

Ringraziamo Letizia Dee e per informazioni sulle sue attività potete contattarla a deiletizia@gmail.com

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